Tragedia durante la terza prova speciale del Rally del Lazio Cassino – 46° Rally di Pico. Un uomo di 75 anni, Luciano Sandrin, originario della provincia di Trento, è morto dopo essere stato colpito da detriti causati dall’uscita di strada di una vettura in gara. L’incidente è avvenuto intorno alle 13:08, nella frazione di Falvaterra, all’altezza della postazione numero 40.
I fatti
Durante la prova speciale numero 3, la vettura numero 39 è finita fuori strada urtando un muretto. A rimanere ferito, non un componente dell’equipaggio, ma uno spettatore, Luciano Sandrin, che si trovava sotto una pergola all’interno di un’area privata, non accessibile al pubblico.
Secondo quanto riferito dalla Direzione Gara, il primo allarme è scattato alle 13:09: il commissario di percorso ha chiesto l’intervento di un’ambulanza. L’uomo era cosciente e vigile, tanto che ha parlato telefonicamente con il medico capo della gara. Trasportato all’ospedale di Cassino per accertamenti, è purtroppo deceduto nel pomeriggio a causa delle gravi lesioni riportate.
Dai primi accertamenti risulta che Sandrin non è stato investito dalla vettura, ma colpito da tegole e calcinacci crollati in seguito all’urto dell’auto contro la struttura in muratura.
Alla notizia della morte, la Direzione di Gara aveva inizialmente deciso per la sospensione della manifestazione. Ma è stato lo stesso figlio della vittima, Andrea Sandrin, presente alla conferenza stampa serale insieme agli organizzatori, a chiedere che il rally proseguisse.
La conferenza stampa
“Mio padre avrebbe voluto così. È stata una tragica fatalità, nessuna responsabilità va attribuita né all’organizzazione né al pilota.”
Con profonda commozione, il campione del mondo Max Rendina ha accolto la volontà della famiglia.
“Oggi perdiamo uno di noi. Il papà di Andrea era un vero appassionato. Questo lutto colpisce tutta la nostra comunità.”
Cordoglio e vicinanza alla famiglia sono stati espressi anche dal delegato provinciale del CONI, Emanuele De Vita.