Crescono i pensionati al sud, il sorpasso è avvenuto già da alcuni anni. Dalla differenza tra i contribuenti attivi ovvero i lavoratori e gli assegni erogati ai pensionati, al terzo posto troviamo il Lazio con 377.868 unità. È necessario contrastare il lavoro nero. Nel giro di poco tempo quindi, queste dinamiche potrebbero compromettere l’equilibrio dei conti pubblici e la stabilità economica e sociale dell’Italia. Per frenare questa tendenza è fondamentale ampliare la base occupazionale, facendo emergere i tanti lavoratori in nero presenti nel Paese, incrementando, in particolare, i tassi di occupazione dei giovani e delle donne che, in Italia, restano tra i più bassi d’Europa.
Nel giro di qualche anno assisteremo a una vera e propria “fuga” da scrivanie e catene di montaggio, con milioni di persone che passeranno dal mondo del lavoro all’inattività con conseguenze sociali, economiche ed occupazionali di portata storica per il Paese. Lo sanno bene gli imprenditori che già adesso faticano a trovare personale disponibile a recarsi in fabbrica o in cantiere. I dati relativi al rapporto tra pensioni erogate e occupati nel Lazio indicano 2.037.224 le pensioni erogate mentre gli occupati sono 2.415.092 con saldo positivo pari a 377.868 unità. In Campania 1.850.921 le pensioni con 1.722.177 occupati, in questo caso il saldo è negativo -128.744 unità. In provincia di Frosinone il saldo è pari a 4.575, Latina +4.089, Viterbo +1.361, Roma + 373.153, per la Provincia di Rieti il saldo è negativo -5.310 unità. In Campania Caserta presenta un dato negativo -13.608, Napoli -60.987.