Gli agenti di polizia della questura Latina sono intervenuti in un parco del capoluogo pontino in seguito alla segnalazione da parte di una donna che aveva attivato il proprio dispositivo elettronico di emergenza.
Quest’ultima, già sottoposta a tutela nell’ambito di una misura cautelare, aveva notato la presenza dell’ex compagno nei pressi del parco. L’uomo si sarebbe avvicinato a circa venti metri da lei, sostando a lungo e osservandola in modo insistente. La donna, visibilmente spaventata, si era rifugiata dietro alcune giostre e aveva allertato le forze dell’ordine, premendo il tasto d’emergenza del dispositivo.
All’arrivo della pattuglia l’uomo si trovava ancora sul posto: gli agenti lo hanno identificato e hanno verificato che su di lui gravava un provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, con obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo.
L’uomo aveva il braccialetto elettronico, ma ha riferito agli agenti che il dispositivo presenterebbe frequenti malfunzionamenti. Da ulteriori accertamenti è emerso che non si trattava del primo episodio: già il 27 agosto scorso era stato sorpreso nel medesimo parco in circostanze simili, fatto per il quale era stata avanzata una richiesta di aggravamento della misura.
Alla luce della nuova violazione e della flagranza del reato, l’uomo è stato arrestato per violazione dei provvedimenti di allontanamento e del divieto di avvicinamento. Informata la procura di Latina, il pm ha disposto per l’arrestato la misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, fissata per domani, 3 settembre, nel tribunale di Latina.