Ancora un attentato esplosivo scuote la città. A meno di 24 ore dal precedente, un nuovo ordigno è esploso intorno alla mezzanotte e mezza di oggi, lunedì 8 settembre, in una traversa di via Torre la Felce, alla periferia del capoluogo pontino. Un’escalation di violenza che alza la tensione e rafforza i timori di una guerra tra clan nel sottobosco criminale locale. a deflagrazione è stata fortissima, udita anche a distanza. Le prime segnalazioni erano giunte dal vicino quartiere Gionchetto, ma è solo intorno all’1:00 che le pattuglie dei Carabinieri della Sezione Radiomobile sono riuscite a localizzare il punto esatto dell’esplosione: una traversa cieca, dove è stato rinvenuto il muro di una recinzione parzialmente sventrato.
🎯 Obiettivo un uomo noto alle forze dell’ordine
Secondo le prime ipotesi investigative, il vero obiettivo dell’attentato sarebbe un sessantenne con numerosi precedenti penali, residente in una delle tre villette presenti nella proprietà colpita. L’uomo è considerato un elemento storico della mala latinense, legato a traffici di droga: un dettaglio che rafforza i sospetti di un atto intimidatorio connesso agli equilibri criminali della zona.
🔍 Indagini in corso: si teme una “strategia della tensione”
I rilievi dei Carabinieri si sono protratti per tutta la notte, con l’obiettivo di raccogliere frammenti e tracce utili a identificare il tipo di esplosivo utilizzato. In parallelo, gli inquirenti stanno analizzando i collegamenti con gli altri episodi analoghi avvenuti in città negli ultimi mesi, riconducibili quasi tutti allo stesso filone: traffico di droga e lotte interne alla criminalità organizzata. Si fa sempre più concreta l’ipotesi che Latina sia teatro di una guerra sotterranea, una vera e propria strategia della tensione mirata a riscrivere i nuovi assetti di potere tra i clan del territorio.
🗣️ Allarme tra i cittadini: “Una bomba ogni notte”
L’ennesima esplosione in piena notte ha scosso la popolazione locale, già turbata dal precedente attentato e da altri episodi di violenza registrati in città negli ultimi mesi. Cresce il senso di insicurezza, mentre i cittadini si interrogano sulla capacità di controllo del territorio da parte delle autorità.
🚔 La risposta dello Stato
Le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare autori, mandanti e motivazioni dietro questa nuova ondata di violenza. In campo anche la DDA, che monitora gli sviluppi investigativi per valutare l’eventuale coinvolgimento di reti criminali organizzate.