Medio Oriente

"No alla guerra", la manifestazione dell'ANPI

Una folla colorata e pacifica è sfilata sabato 3 maggio a Formia per chiedere la fine della guerra e della sofferenza in Palestina, per chiedere che la pace sia il primo obiettivo della politica e delle istituzioni.

"No alla guerra", la manifestazione dell'ANPI
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Una folla colorata e pacifica è sfilata sabato 3 maggio a Formia per chiedere la fine della guerra e della sofferenza in Palestina, per chiedere che la pace sia il primo obiettivo della politica e delle istituzioni. L'ANPI di Fondi, Formia, Gaeta e Minturno hanno invitato tutte le forze politiche, le organizzazioni sindacali, le associazioni del territorio e la cittadinanza a partecipare al corteo per la pace raccogliendo un'ampia adesione, riaffermando il valore universale della pace tra i popoli e chiedendo a gran voce: STOP AI MASSACRI IN PALESTINA, IN SIRIA e in ogni angolo del mondo dove le armi hanno preso il posto del dialogo e del confronto diplomatico.

 

200 persone appartenenti a partiti, sindacati, associazioni, movimenti, circoli culturali e semplici cittadini hanno riempito il centro di Formia in un corteo che da largo Paone è arrivato fino a piazza della Vittoria dove in tanti hanno preso la parola per sostenere uniti che la pace è l'unica soluzione possibile per riaffermare diritti e giustizia in Medio Oriente e che è indispensabile garantire la convivenza pacifica di due popoli in due Stati indipendenti e sovrani, dove i cittadini di Israele e Palestina abbiano pari dignità e pari diritti civili, religiosi e politici.

Dagli interventi è emerso con passione e determinazione il messaggio che non possiamo più rimanere in silenzio di fronte alle atroci sofferenze che stanno devastando queste terre e la popolazione civile e che è responsabilità di tutti fare la propria parte per chiedere che le complicità dell'occidente, nel vendere armi e sostenere così il massacro di civili inermi, abbiano subito fine.

 

La Presidente Provinciale dell'A.N.P.I. Teresa Pampena ha ricordato l'appello rivolto alle istituzioni politiche locali affinché approvino la mozione dell'A.N.P.I. che impegna i Consigli Comunali a chiedere al Governo italiano di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina. Già 10 Paesi europei hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina e presto anche la Francia darà il suo avvallo. In Italia invece manca la volontà politica di fare questo passo: riteniamo grave e colpevole questa indifferenza da parte delle nostre Istituzioni. Le diplomazie di tutti gli Stati occidentali devono accelerare il riconoscimento dello Stato di Palestina, perché questo è il primo passo fondamentale per la costruzione di una pace duratura.

 

È urgente dare accesso immediato a soccorsi medici ed aiuti umanitari e creare corridoi umanitari sicuri per mettere in salvo una popolazione stremata e decimata dai bombardamenti dell'esercito israeliano che colpisce indistintamente civili inermi, operatori sanitari, giornalisti, membri di organizzazioni umanitarie, donne e bambini.

 

Il cessate il fuoco è una priorità, la pace non può più aspettare!

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