Restano in carcere i due cittadini romeni, un uomo e una donna, accusati di aver portato in Italia una loro connazionale minorenne per costringerla a prostituirsi e a scattare foto a sfondo sessuale poi diffuse online. I due comparsi davanti al gip hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Nonostante il silenzio, il giudice ha convalidato l’arresto, ritenendo gravi gli elementi raccolti dalla Procura e dalle indagini lampo della Polizia.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la giovane era stata attirata in Italia con la promessa di un lavoro, drogata durante il viaggio e privata di documenti e telefono. In Italia sarebbe stata costretta a prostituirsi sotto minaccia, mentre i due indagati la monitoravano costantemente, impedendole qualsiasi contatto con l’esterno.
I reati contestati sono gravissimi: sequestro di persona, riduzione in schiavitù, tratta di persone, induzione e favoreggiamento della prostituzione e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite.