proseguono le indagini

La mamma di Paolo dopo le ispezioni del ministero: “La giustizia esiste”

Attesa per le contestazioni ai professori

La mamma di Paolo dopo le ispezioni del ministero: “La giustizia esiste”

“Seppur immersi in un profondo dolore che si sviluppa sempre di più, ogni giorno, aver appreso questa notizia ci ha risollevato l’animo e ci ha fatto rendere conto che la giustizia esiste. Siamo soddisfatti di questo primo passo”. Lo ha detto Simonetta, la madre di Paolo Mendico, il quattordicenne che a settembre si è tolto la vita a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, dopo presunti episodi di bullismo nei suoi confronti, al programma televisivo “Dentro la notizia”. Le parole della donna arrivano dopo la notizia della conclusione delle ispezioni del Ministero dell’Istruzione nell’ultimo istituto frequentato da suo figlio, che non solo avrebbero confermato confermato che il giovane fu vittima di bullismo, ma che avrebbero anche permesso di individuare tre componenti del personale scolastico, divisi tra la sede principale della scuola e quella distaccata frequentata dal quattordicenne, che non avrebbero fatto il possibile per arginare gli episodi di bullismo, e per i quali potrebbero scattare a breve delle contestazioni disciplinari.

“Sono stati sequestrati tutti i cellulari: i nostri, quello di Paolo, quelli degli insegnanti e delle dirigenti. La verità verrà fuori – ha proseguito la mamma -. Non smetteremo mai di fare una battaglia per fare luce su questi fatti, e per evitare altri episodi così terrificanti a danno di altri ragazzi”. “Staremo a vedere quello che succederà dopo: speriamo che gli inquirenti facciano il proprio lavoro e sia fatta giustizia per Paolo – le ha fatto eco Giuseppe, il papà di Paolo -. Hanno accertato che a scuola c’è stato bullismo, ora bisogna vedere le responsabilità di chi saranno”.