L'AGGRESSIONE

Infermiere colpito al volto con un pugno in carcere

La Cisl Fp denuncia i tanti episodi di violenza che vedono vittime gli operatori sanitari

Infermiere colpito al volto con un pugno in carcere
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Nuova aggressione nel carcere di Frosinone, vittima un infermiere colpito con un pugno in pieno volto. Sette i giorni di prognosi. Sull’episodio interviene la Cisl Funzione Pubblica che torna a chiedere interventi immediati e azioni di responsabilità. Per il sindacato l’aggressione delle ultime ore va ad aggiungersi ad una lunga lista di violenze che quotidianamente vede protagonista, suo malgrado, il personale sanitario.

La dichiarazione della Cisl

“È inaccettabile che chi opera in prima linea per garantire la salute pubblica debba essere costantemente esposto a minacce, aggressioni fisiche e verbali” commentano il Segretario Generale Antonio Cuozzo e il Responsabile della Sanità Pubblica Vincenzo Gaetani. Per i due il fenomeno richiede risposte immediate e concrete. Motivo per cui la Cisl ritiene fondamentale e non più rinviabile la firma del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che prevede misure specifiche per contrastare questi episodi di violenza e tutelare la sicurezza degli operatori sanitari. L’auspicio è che “il prossimo 20 febbraio tutte le sigle sindacali dimostrino responsabilità e sottoscrivano il nuovo contratto collettivo. La priorità deve essere la tutela della sicurezza e della dignità dei lavoratori della sanità”.

Lettera alla Asl

La Cisl ha chiesto alla direzione dell’Asl un incontro urgente con il personale coinvolto in episodi di violenza, ma ad oggi – fa sapere il sindacato - non è arrivata alcuna risposta, tantomeno un segnale di solidarietà nei confronti dei lavoratori aggrediti”.