le indagini

Il mistero della collana di Sant’Erasmo: oggi l’informativa in Procura, si dimette il parroco

Il paese è diviso tra sospetti e solidarietà. Don Francesco, unico con le chiavi, ieri si è dimesso.

Il mistero della collana di Sant’Erasmo: oggi l’informativa in Procura, si dimette il parroco
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Arriverà oggi in Procura l’informativa sull’enigmatica scomparsa della collana votiva di Sant’Erasmo, sparita nei giorni scorsi dalla cassaforte della chiesa di Roccagorga. Un oggetto prezioso, sia dal punto di vista spirituale che materiale – forgiato con l’oro donato nel tempo dai fedeli e benedetto da Giovanni Paolo II – utilizzato per ornare il busto del santo patrono durante la processione. A custodirla era don Francesco Gazzelloni, l’unico in possesso delle chiavi della cassaforte, che si trovava nella sagrestia della chiesa affacciata sulla piazza del paese. E proprio lui, al centro della vicenda, ha annunciato nelle scorse ore le dimissioni da parroco di Roccagorga e, in solido, di Maenza. Le dimissioni sono state accettate dal vescovo Mariano Crociata dopo un colloquio riservato, avvenuto ieri nonostante l’agenda del prelato fosse fitta per la festa della Sorresca a Sabaudia.

Prima l'allontanamento

 Don Francesco era già stato “temporaneamente allontanato” per consentire il regolare svolgimento delle indagini, ma il suo passo indietro formale ha riacceso le polemiche. C’è chi parla di una scelta autonoma e chi, invece, sospetta pressioni dall’alto. La Diocesi ha affidato la parrocchia al vicario foraneo di Priverno, don Alessandro Trani, che ora guiderà anche la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo a Maenza.

Le indagini

Le indagini proseguono: i carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza e hanno ispezionato i locali della parrocchia. Don Francesco, che per primo aveva denunciato la sparizione su Facebook, aveva sottolineato che le chiavi della cassaforte erano in suo esclusivo possesso fin dal suo insediamento nel 2021 e custodite gelosamente a casa. Ma nel paese c’è chi insinua l’ombra di un ricatto, chi parla di problemi economici del sacerdote, e chi invece lo difende apertamente. Il post in cui spiegava la scomparsa aveva raccolto solidarietà, quello delle dimissioni, invece, è rimasto senza commenti.

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