LA DECISIONE

Il Consiglio comunale approva le intitolazioni: omaggi a D’Amico, Bondioli e Charuri

Un campo per D’Amico, simbolo della Lazio e di Latina. L’ex Fulgorcavi dedicato a Bondioli

Il Consiglio comunale approva le intitolazioni: omaggi a D’Amico, Bondioli e Charuri

Il Consiglio comunale di Latina ha approvato all’unanimità una serie di intitolazioni simboliche per rendere omaggio a tre figure di grande valore per la città: Vincenzo D’Amico, Gino Bondioli e Celso Charuri. Alla seduta erano presenti anche familiari e collaboratori dei tre protagonisti, a testimonianza del forte legame con il territorio e della gratitudine della comunità.

Un campo per D’Amico, simbolo della Lazio e di Latina

Il nuovo campo outdoor in costruzione in via Cilea, nel quartiere Q4, realizzato con fondi PNRR, sarà intitolato a Vincenzo D’Amico, calciatore nato a Latina e bandiera della Lazio, con cui ha giocato dal 1971 al 1982. D’Amico non è stato solo un fuoriclasse in campo, ma anche un dirigente sportivo che ha contribuito alla nascita dell’attuale Latina Calcio, mantenendo sempre un forte legame con la sua città natale.

“Vincenzo ha amato Latina più di ogni altra cosa – ha detto la sindaca Matilde Celentano – Rimanendone legato anche dopo il successo”. Commosso il ricordo del fratello Rosario, presente in aula.

L’ex Fulgorcavi dedicato a Bondioli, allenatore e maestro di sport

Un’altra intitolazione riguarda l’ex impianto Fulgorcavi, che porterà il nome di Gino Bondioli, allenatore delle giovanili del Latina e grande scopritore di talenti sportivi. Nato a Genova ma pontino d’adozione, Bondioli ha lasciato un segno profondo nello sport locale, non solo per i risultati, ma per i valori trasmessi ai giovani: rispetto, sacrificio, spirito di squadra.

“La Fulgorcavi era il luogo del cuore di mio padre – ha ricordato la figlia Michela – Dopo il lavoro, si dedicava completamente ai ragazzi, per insegnare loro la passione e il rispetto, dentro e fuori dal campo”.

Una via per Charuri, fondatore della Pro-Vida

Un’ulteriore intitolazione riguarda Celso Charuri, medico brasiliano specializzato in ginecologia e ostetricia, fondatore dell’organizzazione Pro-Vida. A lui sarà dedicata una strada a Borgo Sabotino. Charuri è scomparso nel 1981, ma la sua opera continua attraverso la fondazione, che si occupa di beneficenza in favore di enti meritevoli.

Una via anche alla memoria storica: “via Botte”

Infine, il Consiglio ha approvato anche l’intitolazione di una strada di Borgo San Michele come “via Botte”, in riferimento a un antico canale di bonifica. Un gesto simbolico che vuole rinsaldare il rapporto della città con la propria storia e il territorio.