Una manifestazione sentita quella di giovedì sera a Fondi dinanzi l’ospedale San Giovanni di Dio. Un richiamo alla collettività, un segno solidarietà per gli oltre 1.700 operatori e operatrici sanitarie uccisi a Gaza, e per i 361 detenuti senza processo e torturati nelle carceri israeliane per i quali è stata chiesta la loro liberazione.
Colpire gli operatori sanitari e i giornalisti significa spegnere contemporaneamente il diritto alla salute e all’informazione.
I due pilastri dei diritti umani universali che in guerra diventano la prima linea di civiltà ossia il diritto alla cura e alla verità.
Non si può restare in silenzio dinanzi a questi scenari, questo il grido che si è elevato dalla piazze di tutta Italia. Massiccia la presenza di operatori sanitari e cittadini. Giovedì sera hanno aderito oltre 200 nosocomi in tutta Italia, è stata esposta l’opera “Sindone di Gaza” dell’artista fondano Gino De Angelis. È stata così espressa solidarietà al popolo Palestinese cercando di scuotere il più possibile le coscienze.