Femminicidio nel 2014, torna in carcere
A trovare il corpo della vittima il figlio, all'epoca 14enne. Il delitto al culmine di una lite per gelosia

Dovrà finire di scontare la pena di 14 anni in carcere Emiliano Frocione, l’uomo che nel 2014 uccise con 13 coltellate la ex moglie nella villetta di famiglia ad Alatri. Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria che ha visto l’imputato entrare e uscire da carcere e comunità terapeutiche.
La ricostruzione
Il femminicidio avvenne al culmine di una lite per gelosia, dopo aver colpito a morte Alessandra Agostinelli, originaria di Genzano di Roma, con cui aveva due figli, tentò il suicidio. A trovare il cadavere della donna, il figlio 14enne della coppia. Condannato a 18 anni, poi ridotti a 14 dalla Cassazione, Frocione venne rinchiuso prima nel carcere di Rebibbia, dove tentò più volte di togliersi la vita, poi venne ricoverato in una comunità nel cassinate, dove avrebbe fatto uso di droga commesso gesti violenti, coì era tornato in carcere, prima a Cassino, poi di nuovo a Roma. Ma aveva tentato nuovamente di suicidarsi. Così c'era stata una seconda scarcerazione e gli arresti domiciliari in comunità nel 2020.
Respinta l'istanza di affidamento ai servizi sociali
Nei mesi scorsi Frocione aveva chiesto l'affidamento ai servizi sociali. Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha respinto l'istanza di affidamento perché "non si intravvede una possibilità di reinserimento sociale": dichiarata inammissibile l'istanza di detenzione domiciliare ordinaria visto che la pena da espiare è superiore ai due anni.
Oggi il provvedimento eseguito dai Carabinieri, che riapre di nuovo le porte del carcere, questa volta a Frosinone, per finire di scontare quei 14 anni.