Falsi incidenti, i tre avvocati arrestati si autosospendono dall'Ordine
La richiesta di sospensione volontaria dell'esercizio della professione potrebbe essere una strategia difensiva mirata a influire sull'esito del procedimento legale

Alessandro Petricca, Diego Eugenio Bracaglia e Fabio Fascetti, i tre avvocati coinvolti nell'inchiesta sui falsi incidenti ai danni delle compagnie assicurative, hanno formalmente richiesto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di sospendere volontariamente l'esercizio della professione. Una decisione che si inserisce nel contesto di un'inchiesta che ha portato all'arresto degli stessi legali, attualmente sottoposti alla detenzione domiciliare.
La truffa alle assicurazioni: il ruolo dei tre avvocati
Secondo le indagini, Petricca sarebbe il principale promotore di un'organizzazione criminale finalizzata a truffare le assicurazioni attraverso la creazione e la gestione di falsi incidenti stradali. Bracaglia e Fascetti operano nello studio legale di Petricca e sono accusati di aver partecipato attivamente alla progettazione e realizzazione di questa frode. Le indagini sono ancora in corso, ma il coinvolgimento di figure professionali nel settore legale solleva interrogativi sulla fiducia che i cittadini ripongono nella professione.
La strategia della sospensione
La richiesta di sospensione volontaria dell'esercizio della professione potrebbe essere una strategia difensiva mirata a influire sull'esito del procedimento legale. Infatti, l'atto di sospendersi dalla pratica potrebbe portare il tribunale del Riesame a considerare la possibilità di una scarcerazione, poiché la sospensione eliminerebbe la possibilità di "inquinare le prove" o di continuare a commettere il reato. In altre parole, l'astensione dall'esercizio della professione potrebbe ridurre i rischi di reiterazione del reato, rendendo più favorevole la posizione degli avvocati coinvolti.
La decisione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati
Il Consiglio dell'Ordine, presieduto dal presidente Vincenzo Galassi, è ora chiamato a ratificare la richiesta dei legali. La sospensione della professione potrebbe durare fino a quando non sarà completamente chiarita la vicenda giudiziaria che ha coinvolto i tre avvocati. In questo contesto, l'Ordine degli Avvocati avrà il compito di valutare la situazione con la massima attenzione, garantendo che il rispetto delle norme professionali e deontologiche venga mantenuto.
Il collegio difensivo
Il collegio difensivo degli avvocati coinvolti nella vicenda è composto da nomi di rilievo del foro di Salerno, tra cui Giampiero Vellucci, Antonio Perlini, Christian Alviani e Alfonso Amato. Sarà interessante osservare le strategie difensive messe in campo da questi legali, che avranno il compito di tutelare i diritti dei loro assistiti in un processo che ha suscitato un grande interesse nell'opinione pubblica.