Comparirà oggi, lunedì 22 settembra, davanti al Gip, per l’interrogatorio di garanzia, Sabrina Dal Col, la donna di 53 anni fermata dalla Polizia e accusata dell’omicidio di Antonietta Rocco, trovata morta in una pozza di sangue nella sua abitazione a soqquadro al civico 24 di via Muzio Scevola a Latina venerdì mattina. Gli investigatori della Squadra mobile del capoluogo pontino hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza, e così la donna, ex badante della vittima, è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto. Il giallo legato a questo omicidio brutale e crudele è durato meno di 24 ore, con le indagini coordinate dalla procura pontina, con la procuratrice aggiunta Luigia Spinelli e la pm Martina Taglione, che non si sono mai fermate.
Il movente non è ancora del tutto chiaro, e gli accertamenti proseguono, anche se sembra che tra le due donne ci siano stati alcuni screzi. La vittima, Antonietta Rocco, ipovedente e con difficoltà motorie, era stata assistita dalla 53enne per un breve periodo prima di essere licenziata. Al suo posto una badante più giovane che alle 9 di venerdì ha trovato il corpo senza vita della sessantenne disteso nel letto in una pozza di sangue e con l’abitazione messa a soqquadro. L’omicidio, secondo quanto accertato, sarebbe avvenuto alle 18 del giorno precedente, ma nessuno si sarebbe accorto di nulla fino all’arrivo della nuova badante. L’arma del delitto, che secondo gli inquirenti era particolarmente affilata vista la profondità del taglio, forse addirittura un machete, non è stata ancora ritrovata. Nella disponibilità dell’ex badante Sabrina Dal Col, ora fermata, sono stati trovati alcuni oggetti della vittima.