Per fortuna che esistono ancora i giornalisti, e gli operatori della carta stampata.
Esseri umani resilienti e coraggiosi, capaci con il loro lavoro e la loro intelligenza di offrire un contributo fattivo ed importante a queste battaglie di civiltà.
Quotidiane ed ataviche conflittualità che si combattono su terreni molli ed imputriditi, fronteggiando le piaghe silenziose, sorde e mute della ignoranza più incallita, della conseguente connivenza e della sempre disgustosa e squallida omertà.