Erba alta e incuria, la protesta dei cittadini

Erba alta, incuria e pericoli per la viablità. Protestano i residente di Latina, in particolare quelli della zona del lido, dello scalo e anche coloro che transitano sulla via dei Monti lepini, nel tratto che collega il Piccarello a Borgo San Michele.

Qualche giorno fa era stato il Presidente dell'Associazione Familiari della strada a segnalare la situazione insostenibile in via Valmontorio. Questa volta la segnalazione e' arrivata dagli automolisti che transitano sulla Via dei Monti Lepini e dagli abitanti di Latina Scalo. Di seguito l'ultima lettera arrivata in redazione.

Scrivono i residenti dello Scalo

Vi scrivo per segnalare la situazione paradossale in cui ci troviamo, io e tutti gli altri residenti di via della sorgente a Latina Scalo, che ci vede ostaggio di erbacce e incuria di tutto il marciapiede. Nonostante il disagio e il degrado sia stato abbondantemente segnalato con PEC e documentato con foto e video sia al Comune di Latina sia alla Società ABC, le due parti si rimpallano la competenza, senza che nessuno se ne assuma la responsabilità e risolva la questione.

A inizio marzo, dopo diverse telefonate, mi sono recato personalmente negli uffici di ABC di via monti lupini per comunicare lo stato di incuria in cui versava la strada e mi fu riferito che questo compito spettava ora all’ufficio ambiente del comune di Latina. Recatomi di persona anche all’ufficio ambiente, parlai con la sig.ra Alfarano la quale mi rispose che tale compito spetta ad ABC è che quindi avrebbe mandato loro una PEC.

Già durante le telefonate precedenti era avvenuto questo rimpallo di responsabilità, motivo per il quale mi ero recato di persona. La situazione, anche pericolosa dal punto di vista igienico sanitario era già gravosa a marzo, continua ormai da mesi; se non si pone rimedio, sarà un problema ancora maggior con l'arrivo del caldo estivo a causa anche dell'inciviltà di alcune persone che, approfittando dell'erba alta, fanno defecare i propri cani tra l'erba, (così da non doverla poi raccogliere); tali escrementi, col calore, creano l'ambiente favorevole alla proliferazione di ratti, rettili e insetti.