Discarica, il Tar revoca la sospensione delle autorizzazioni
Il Tar ha rilevato "l'insussistenza di una situazione di estrema gravità e urgenza"
Nemmeno 48 ore dopo la sospensione delle Autorizzazioni Ambientali Integrate alla discarica Mad di Roccasecca, il Tribunale Amministrativo Regionale di Latina fa marcia indietro e revoca il provvedimento che aveva fermato ogni attività sull'impianto, inclusi i controlli su gas, biodigestore e gestione del percolato. Nel nuovo decreto, il Tar ha rilevato "l'insussistenza di una situazione di estrema gravità e urgenza", smontando l'impianto della sospensiva concessa in precedenza. I giudici avevano agito con la convinzione che fossero in corso i lavori per l'avvio del quinto invaso della discarica, ma dagli atti è emerso che lo scavo è già stato completato da tempo, con lavori avviati nel dicembre 2020 e quasi ultimati oggi.
Secondo il Tribunale, la sospensione dell'Aia ha causato "il fermo delle attività di gestione post-mortem dell'intera discarica", comprese le operazioni quotidiane legate alla sicurezza ambientale. Un blocco giudicato controproducente: l'autorizzazione, infatti, riguarda l'intera infrastruttura e non solo il nuovo bacino. Il Tar sottolinea che i danni ambientali "irreparabili" potrebbero verificarsi solo nel caso di conferimento dei rifiuti nel nuovo invaso, un passaggio ancora lontano e subordinato a ulteriori adempimenti tecnici e autorizzativi da parte della Regione Lazio. Alla luce dei nuovi elementi, il Tar ha revocato la sospensione, ristabilendo la piena operatività della discarica in attesa dell'udienza collegiale fissata per il 10 settembre prossimo, quando la controversia sarà esaminata nel merito.