Dal pestaggio di Antonio Grossi alle minacce di morte e spari, nuovi arresti
Reati contestati a due uomini, già in carcere, perché accusati di aver ucciso Antonio Grossi
I Carabinieri della Compagnia di Terracina hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Tribunale — Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Latina, nei confronti di due cittadini di Lenola, noti alle Forze dell’Ordine. I due sono già detenuti poiché gravemente indiziati della brutale aggressione che provocò il decesso di Antonio Grossi, il 63enne di Fondi che la mattina del 9 giugno dello scorso anno fu ritrovato cadavere, da alcuni familiari, all’interno della propria abitazione a Fondi.
L’ordinanza di Custodia cautelare è scaturita da un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, avviata, sempre nel mese di giugno dello scorso anno, da militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Terracina e della Stazione di Lenola per riscontrare informazioni che vedevano i due soggetti in questione autori del ferimento, con un colpo di arma da fuoco alla nuca e, qualche giorno dopo, di gravi minacce, anche di morte, commesse in un locale pubblico di Lenola, ai danni di un’altra persona del luogo, anch'egli detenuta per i gravi fatti che riguardano l'attentato incendiario ai danni del sindaco di Lenola.
Attraverso un’accurata indagine i militari sono riusciti a ricostruire la violenta aggressione armata, nonostante la vittima, reticente, abbia tentato di mascherarla, dichiarando, ai sanitari del Pronto Soccorso dove si era recato, di essersi fatto male cadendo su un sasso. Il movente è riconducibile al risentimento, da parte dei due autori, veicolato anche con pubbliche minacce su canali social, per essere stati accusati dalla loro vittima, quali autori di un furto perpetrato in Lenola nei mesi precedenti l'aggressione.