LA BATTAGLIA LEGALE

Videocolor, nuovo caso amianto. La sentenza

La Corte d’Appello condanna l’INPS a riconoscere le maggiorazioni contributive a operaia colpita da grave malattia.

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Dopo anni di silenzio e sofferenza, arriva una sentenza che fa giustizia. La donna di 56 anni, ex operaia della Videocolor di Anagni, ha ottenuto il riconoscimento del danno per l’esposizione all’amianto sul posto di lavoro.

La storia

La donna ha lavorato per quasi trent’anni, dal 1979 al 2006, in diversi reparti dell’ azienda produttrice di componenti per televisori. Qui, tra macchinari, forni e ventilatori coibentati con amianto, l’esposizione al cancerogeno era quotidiana.

Nel 2015 i primi sintomi: tosse persistente, difficoltà respiratorie. La diagnosi non lascia dubbi: grave pneumopatia interstiziale da esposizione all’asbesto, una malattia professionale.

La sentenza

Dopo una prima sentenza favorevole in tribunale, ora è arrivato anche il verdetto della Corte d’Appello di Roma: l’INPS dovrà riconoscere le maggiorazioni contributive e ricostruire la posizione previdenziale della donna, già in pensione da quattro anni.

Per lei, un rimborso di circa 20mila euro di arretrati e un aumento mensile sulla pensione di 500 euro.
"Una vittoria per i lavoratori invisibili. Troppe persone hanno respirato amianto nell’indifferenza delle istituzioni."

Dichiara l’ avvocato  Ezio Bonanni dell’ Osservatorio Nazionale Amianto. Il caso non è isolato: altri ex operai della Videocolor hanno già ottenuto giustizia.