CHIUSE LE INDAGINI

Operaio morto folgorato a Borgo Sabotino, chiesti due rinvii a giudizio

Il corpo senza vita dell’uomo di 36 anni fu trovato dai colleghi, insospettiti dal fatto che da ore non rispondesse al telefono.

Pubblicato:
Aggiornato:

Un drammatico incidente sul lavoro, avvenuto il 12 maggio del 2022, è ora al centro di un procedimento giudiziario. La Procura di Latina ha chiuso le indagini sulla morte di Boris Kandjikov, operaio bulgaro di 36 anni, rimasto folgorato durante un intervento di manutenzione all’interno di un impianto fotovoltaico a Borgo Sabotino, in via Astura.

Il corpo senza vita dell’uomo fu trovato dai colleghi, insospettiti dal fatto che da ore non rispondesse al telefono. La scarica elettrica che lo ha colpito si è rivelata fatale, senza lasciargli scampo.

Le indagini, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Latina con il supporto degli ispettori del lavoro e della Asl, hanno portato all’iscrizione di due persone nel registro degli indagati. Tra loro, anche il responsabile della società che gestiva la manutenzione dell’impianto. L’accusa per entrambi è di omicidio colposo, con la Procura che ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio.

Dalle verifiche tecniche disposte durante l’inchiesta, è emerso che, al momento del ritrovamento, l’impianto risultava scollegato. Tuttavia, secondo la perizia tecnica, il malfunzionamento che ha causato la folgorazione è stato particolarmente grave.

Boris Kandjikov viveva a Sermoneta insieme alla sorella. La famiglia, ora, attende giustizia.