Omicidio Ciminiello, arresto convalidato
Santachiara in silenzio davanti al Gip
Resta in carcere Massimiliano Santachiara, 28 anni con precedenti per spaccio, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Anzio-Nettuno per l’omicidio di Cosimo Ciminiello, il 37enne incensurato originario di Modugno ucciso in strada con un colpo di pistola al petto in via Lucania a Nettuno il 23 marzo scorso. Il gip del Tribunale di Velletri ha convalidato l'arresto.
Per il giudice “sussistono gravi indizi di colpevolezza”. Il movente: il mancato pagamento di alcune dosi di droga. Ciminiello, padre di una bambina di pochi mesi, sarebbe stato ucciso per poco più di 10 euro. Ad incastrare Santachiara, ora rinchiuso nel carcere di Velletri, è stata la compagna di Ciminiello. A lei quella sera il 37enne, pochi minuti prima dell’omicidio, avrebbe detto di avere un appuntamento e la donna, intuendo un incontro con Santachiara, suo fornitore di droga, lo videochiama e resta al telefono.
È lei a sentire le ultime parole pronun-ciate dal compagno, poi riferite alla polizia. Quel “bro stavo scherzando” poco prima dello sparo. È stato grazie alla sua testimonianza che gli agenti sono riusciti a risalire al 28enne anche lui di Nettuno.
Subito dopo l’omicidio il ragazzo interrogato dalla polizia aveva detto di essere stato a cena a casa della madre, in via Lucania, ma di non sapere nulla dell’omicidio. Una versione confermata anche dalla fidanzata di quest’ultimo, versione poi ritrattata in un secondo momento quando decide di raccontare i fatti, la cena a casa della madre di Santachiara, la sua assenza di qualche minuto e poi quello spostamento in auto a Roma dove lei lo lascia per tornare a Nettuno da sola e quella richiesta di non contattarlo telefonicamente. È a questo punto che scatta l’arresto. Il 28enne ha scelto di non rispondere alle domande del Gip dichiarandosi innocente.