Non fu traffico di rifiuti, assolti vertici di Tac Ecologica
Inchiesta del 2019, il titolare era finito agli arresti

Il Tribunale di Frosinone ha assolto i vertici della Tac Ecologica Srl di Veroli dall'accusa di traffico illecito di rifiuti. L'inchiesta era partita il 12 giugno 2019 coordinata dalla Direzione Antimafia di Roma ed aveva portato in carcere l'imprenditore Alfredo Coratti ed ai domiciliari le sorelle Santa e Daniela. La Tac Ecologica si era aggiudicata l'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani in diversi Comuni della provincia di Frosinone.
Ai Coratti veniva contestato di non aver osservato l'articolo 452 del Codice Penale che impone alle società impegnate in questo genere di servizio la predisposizione di tutta la documentazione necessaria per dimostrare il percorso compiuto dai rifiuti, tracciandoli dal momento della raccolta (presso i Comuni interessati), fino allo smaltimento presso le discariche di destinazione.
Secondo i magistrati della Dda di Roma, notevoli quantitativi di rifiuti erano sfuggiti alla pesatura e catalogazione nel sito di stoccaggio Tac in località Piagge a Piglio. Il sospetto era che fossero stati smaltiti in luoghi diversi dallo stabilimento provinciale Saf di Colfelice nel quale vengono lavorati prima di finire in discarica. Nell'arco di 3 anni di indagini e 3 di dibattimento, i difensori Giampiero Vellucci, Mario Pinchera e Savino Guarino, hanno dimostrato che la totalità dei rifiuti raccolti dalla Tac Ecologica aveva sempre seguito l'iter richiesto dalla legge. I difensori inoltre hanno evidenziato che la Tac era munita di tutte le autorizzazioni e che il mancato rinnovo di alcune di esse era ampiamente garantito dalle proroghe amministrative ottenute.
La Dda di Roma aveva chiesto e ottenuto il fallimento della Tac Ecologica Srl che occupava 130 famiglie ed era proprietaria di oltre 100 mezzi per la raccolta di rifiuti.