Il Tar Lazio conferma il rifiuto della Questura di Frosinone a concedere la licenza per la gestione di una sala Bingo. Il provvedimento riguarda un soggetto rinviato a giudizio per diversi reati, indicato come rappresentante del titolare della sala.
Il Tribunale Amministrativo ha respinto la richiesta di sospensione del diniego, ritenendo che la decisione della Questura sia motivata in modo chiaro e coerente. Oltre al procedimento penale in corso, il soggetto era stato più volte visto in compagnia di persone pregiudicate.
Secondo il Tar, la Questura ha correttamente applicato le norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: l’articolo 8 richiede che chi ricopre ruoli di rappresentanza possieda i requisiti di chi richiede un’autorizzazione di polizia, mentre l’articolo 11 stabilisce il requisito della “buona condotta”, che nel caso specifico non risulta soddisfatto.
La decisione sottolinea l’attenzione delle autorità di pubblica sicurezza nel garantire legalità e affidabilità nelle attività di gioco.