Annegò risucchiata dal bocchettone della piscina, due condanne e un assoluzione
Disposta l'interdizione interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, provvisione di 80 mila euro a ogni parte civile

A sette anni dalla tragedia, due condanne ed un assoluzione per la morte di Sara Basso, la 13enne di Morolo annegata dopo essere stata risucchiata da un bocchettone sul fondo della piscina del Virgilio Grand Hotel di Sperlonga, dove era in vacanza insieme alla madre. Era l' 11 luglio del 2018.
Condannato a tre anni di carcere Mauro Di Martino, rappresentante legale della società che gestisce il Grand Hotel e l'ex proprietario della struttura, Francesco Saverio Emini. Disposta anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e una provvisionale di 80mila euro per ogni parte civile. Assolto Ermanno Corpolongo di Itri, costruttore della piscina nel 2004. Sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Elena Nadile.
Condanna superiore alla richiesta della pubblica, che aveva chiesto due anni per Di Martino ed Emini e l'assoluzione per Corpolongo. Presenti in aula i genitori di Sara.