LA SITUAZIONE

Crisi idrica, proclamato lo stato di calamità per il Frusinate e Roma

Durante un recente incontro tecnico, è emerso come le condizioni pluviometriche nel Frusinate siano ulteriormente peggiorate

Crisi idrica, proclamato lo stato di calamità per il Frusinate e Roma
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La Regione Lazio ha ufficialmente dichiarato lo stato di calamità naturale per gli ambiti territoriali dell’Egato 5 Lazio Meridionale – Frosinone e del Lazio Centrale – Roma, a causa della grave crisi idrica in corso. Il provvedimento, firmato dal presidente Francesco Rocca, è valido fino al 30 novembre 2025 e nasce dalla perdurante assenza di piogge autunnali e dalla mancanza di nevicate, fattori che hanno aggravato una situazione già critica negli ultimi anni.

La Regione, si legge nel decreto, si attiverà per chiedere alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Protezione Civile la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, sulla base dell’evoluzione della severità idrica e dei fabbisogni dei Comuni.

Durante un recente incontro tecnico, è emerso come le condizioni pluviometriche nel Frusinate siano ulteriormente peggiorate rispetto ai già allarmanti dati di maggio e giugno, con un quadro di siccità diffusa e un preoccupante aumento delle temperature medie, che ha influito negativamente anche sui consumi.

Nonostante gli investimenti per la riduzione delle perdite di rete dal 2007 in poi, il deterioramento delle condizioni climatiche tra il 2022 e il 2025 ha reso necessario il ricorso a misure straordinarie e urgenti, per evitare interruzioni o restrizioni al servizio idrico in numerosi Comuni del Lazio.