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Corruzione, altri 11 indagati: si allarga l’inchiesta “Porta Napoletana”

Tra i nuovi indagati figurano un avvocato del capoluogo, un commercialista di Terracina e un dipendente comunale

Corruzione, altri 11 indagati: si allarga l’inchiesta “Porta Napoletana”

Si allarga l’inchiesta su Terracina legata al filone investigativo denominato “Porta Napoletana”. Accanto al procedimento aperto dalla Direzione distrettuale antimafia per voto di scambio politico-mafioso ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso, la Procura di Latina ha avviato un secondo fascicolo che ha portato alla notifica di undici avvisi di garanzia. Le ipotesi di reato contestate vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta, fino al trasferimento fraudolento di valori, in un contesto che gli inquirenti descrivono come un vorticoso giro di immobili, passaggi di denaro e intestazioni fittizie di beni.

La Dda ha infatti trasmesso gli atti di competenza alla procura circondariale di Latina. Tra i nuovi indagati figurano un avvocato del capoluogo, un commercialista di Terracina e un dipendente comunale. Al centro delle contestazioni presunti interventi illeciti per sbloccare pratiche urbanistiche, condizionare aste immobiliari e schermare patrimoni. In uno degli episodi finiti sotto la lente degli investigatori emerge il tentativo di aggirare un vincolo archeologico su un terreno destinato a un capannone, mentre in un altro caso viene ricostruita una presunta turbativa d’asta per il riacquisto di un immobile attraverso un familiare.

La Procura ha deciso di notificare gli avvisi di garanzia contestualmente all’applicazione delle misure cautelari per informare formalmente gli indagati del nuovo procedimento nato dal filone principale. Intanto proseguono gli interrogatori: il boss Eduardo Marano potrebbe essere ascoltato già nelle prossime ore dal giudice per le indagini preliminari, mentre altri indagati compariranno davanti al gip nei prossimi giorni.