Indagini a 360 gradi da parte dei carabinieri per risalire all’identità dei due uomini che, nella notte tra giovedì e venerdì, hanno sparato colpi di pistola contro la vetrina del Caffè Minotti, storico locale di via Marittima a Frosinone. I due banditi sono arrivati a bordo di uno scooter, con il volto coperto dal casco integrale. Dopo aver esploso i colpi, si sono dileguati nel buio.
Al vaglio degli investigatori ci sono ora le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Nelle stesse ore vengono raccolte anche testimonianze da parte di alcune persone che si trovavano nei pressi del locale al momento dell’attacco. Un gesto violento e intimidatorio che, fortunatamente, non ha causato feriti: al momento dei fatti, i clienti si trovavano nel giardino retrostante, lontani dalla vetrina bersagliata.
Sul posto sono intervenute immediatamente le pattuglie dei carabinieri, che hanno messo in sicurezza l’area e avviato le prime operazioni di rilievo. Quello avvenuto nella notte rappresenta il quarto episodio intimidatorio ai danni del Caffè Minotti negli ultimi tre anni, una vera e propria escalation che ha generato sconcerto in città.
Tantissimi i messaggi di solidarietà arrivati a Vincenzo Minotti, alla moglie e ai figli, titolari del locale. «Di fronte a questi episodi, ti viene voglia di lasciare tutto – ha commentato Minotti – ma abbiamo deciso di restare. Non possiamo permettere che l’illegalità abbia la meglio. La nostra presenza e la vostra frequentazione saranno la risposta più forte».
Un messaggio che è già diventato virale, simbolo di una resistenza civile che non intende arretrare davanti alla violenza. Ora si attende che le indagini facciano luce su un caso che scuote ancora una volta la tranquillità del capoluogo.