Bracciante intossicato, l'inchiesta
Indagano Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza
Sarebbe stato a contatto con fitofarmaci h24 per tre giorni e senza protezioni, il bracciante indiano di 46 anni ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva coronarica dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. I medici sono riusciti a salvare solo un braccio all’uomo, che è arrivato nel nosocomio in condizioni disperate per una grave cardiopatia.
Durante gli accertamenti, è emerso che gli arti inferiori, un braccio, il naso e la milza, erano interessati da una vasculite autoimmune, provocata probabilmente dalla reazione del sistema immunitario all’esposizione a pesticidi o diserbanti, senza le dovute precauzioni previste per legge.
Si cerca l'azienda in cui ha lavorato
Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta con le indagini di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Si cerca di risalire all’azienda per cui ha lavorato lo straniero, che non parla italiano. Informati anche i servizi sociali per rintracciare la famiglia di origine. Si teme ora per la salute di altri lavoratori.
L'intervento dei sindacati
Sulla vicenda sono intervenuti i sindacati. «Ancora un lavoratore agricolo straniero in gravi condizioni per un infortunio riconducibile a motivi di lavoro, come l'esposizione a sostanze nocive. Ancora nell'agropontino – in una nota la Flai Cgil - Siamo allarmati poiché anche in questo caso all'origine di quanto accaduto ci sono mancanza di formazione, corretta applicazione dei contratti anche in tema di salute e sicurezza, poca chiarezza sulla dinamica dei fatti che stanno portando conseguenze gravissime per il lavoratore. Anche in questo caso si poteva fare di più per prevenire».