L'intervento

Bracciante ha un malore sul lavoro e muore. Cgil: “Si faccia chiarezza”

"È necessario fare luce su quante ore lavorasse, quali strumenti utilizzasse e con quale preparazione... "

Bracciante ha un malore sul lavoro e muore. Cgil: “Si faccia chiarezza”

“Esprimiamo il nostro cordoglio per il bracciante indiano di 55 anni che è morto sul lavoro. Giovedì mattina stava lavorando in un terreno agricolo a Sezze quando è stato colpito da un infarto, che non gli ha lasciato scampo nonostante la velocità dei soccorsi allertati dagli altri braccianti.” Lo dichiarano in una nota la Cgil di Roma e del Lazio e la Cgil Frosinone Latina.

“Non è la prima volta che accade: per questo è necessario fare chiarezza sia sulla regolarità del rapporto di lavoro, sia sui carichi di lavoro sostenuti dal lavoratore, non solo nella mattinata di giovedì ma anche nei giorni precedenti. – continua il sindacato – Non ci rassegniamo all’idea che la fatica, invece di essere debellata dal mondo del lavoro grazie all’innovazione e a una migliore organizzazione, continui a essere causa di dolore e sofferenza. È necessario fare luce su quante ore lavorasse il bracciante, quali strumenti utilizzasse e con quale preparazione; se fosse informato e formato sulla sicurezza e sulla tutela sanitaria; se fosse sottoposto a visite e controlli medici, come previsto dalla normativa vigente.”

“Davanti al proseguire della strage nei luoghi di lavoro, è inaccettabile che la Regione Lazio continui a ritardare nell’applicazione del Piano annuale degli interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.”, concludono la Cgil di Roma e del Lazio e la Cgil Frosinone Latina.