Bombe, una regia comune dietro gli episodi
Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di sodalizi intenzionati ad approfittare del vuoto di potere creatosi negli ultimi anni.
Carabinieri e Polizia mantengono il massimo riserbo sulle indagini in corso da giorni, dopo i due episodi registrati a Latina legati al ritrovamento e all’esplosione di ordigni. Due attentati distinti, ma che potrebbero avere un filo conduttore. Le forze dell’ordine non escludono infatti che dietro gli episodi possa esserci una regia comune, riconducibile a uno o più gruppi criminali. Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di sodalizi intenzionati ad approfittare del vuoto di potere creatosi negli ultimi anni, dopo le importanti inchieste che hanno colpito duramente la criminalità organizzata locale.
Obiettivo: il controllo del territorio
L’obiettivo sarebbe quello di riaffermare un controllo sul territorio, non solo nel mondo della malavita, ma anche in contesti imprenditoriali ritenuti “a rischio” di infiltrazione. Sotto la lente degli investigatori sono finiti diversi episodi: dalle auto incendiate negli ultimi mesi a una spedizione punitiva contro uno spacciatore, aggredito brutalmente e al quale è stato staccato un orecchio a morsi. Segnali che lasciano pensare a un tentativo di assoggettamento violento verso chi non si piega alle nuove dinamiche criminali.
Le esplosioni
Poi, le bombe. La prima, rinvenuta in Corso Matteotti, era priva di innesco ma di chiara provenienza militare. La seconda, esplosa nel recinto di un’abitazione in via Torrenuova, ha provocato una deflagrazione così potente da essere avvertita in gran parte della città. Due episodi che sembrano indicare un’escalation preoccupante: non solo intimidazione, ma un chiaro messaggio di forza. Le indagini proseguono a ritmo serrato. Gli inquirenti seguono più piste, senza escludere alcuna ipotesi. La città resta in allerta.