Il provvedimento

"Assedio", sorveglianza speciale per due indagati

I due erano in grado di relazionarsi anche con i vertici degli altri clan legati alle cosiddette “Mafie storiche”

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È un vero e proprio colpo al cuore della criminalità organizzata quello inferto dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta “Assedio”, che ha portato all’arresto di numerosi presunti appartenenti a un’organizzazione mafiosa attiva nel territorio di Aprilia. Un’indagine complessa e articolata, che ha svelato l’esistenza di una rete criminale radicata, con ramificazioni solide e legami operativi con alcune delle mafie storiche del panorama nazionale.

I due indagati

Nel mirino degli investigatori sono finiti due soggetti ritenuti figure apicali del sodalizio: il primo avrebbe assunto il comando operativo dell’organizzazione in assenza del leader, garantendone continuità decisionale e strategica; il secondo si sarebbe distinto per la spiccata operatività sul campo, eseguendo personalmente azioni intimidatorie e reati funzionali agli interessi economici e di potere del gruppo. A fronte della gravità e della pericolosità del quadro emerso, la Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha proposto l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, misura accolta dal Tribunale di Roma.

Sono già in carcere

Nonostante i due si trovino attualmente in carcere e il procedimento penale sia ancora in fase iniziale, il giudice ha ritenuto che la loro influenza sul territorio resti concreta e attuale, evidenziando come la sola detenzione non sia bastata ad interrompere i rapporti criminali. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il sodalizio avrebbe agito imponendosi con prepotenza e violenza, consolidando la propria presenza nel tessuto sociale locale attraverso minacce, estorsioni e azioni intimidatorie.

“La sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno – sottolinea il Questore di Latina, Fausto Vinci – rappresenta uno strumento fondamentale all’interno di una strategia più ampia di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, mirata a contenere e neutralizzare l’azione di soggetti capaci di incidere pesantemente sulla sicurezza collettiva.”Per uno dei due indagati il Tribunale ha disposto quattro anni di sorveglianza speciale, per l’altro tre anni.

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