Una frase dal tono minaccioso, «Mi hai guardato male l’altra sera», è bastata a innescare un’aggressione brutale. La vittima è un ragazzo di 16 anni, uno studente, colpito al volto con una bottiglia di vetro in pieno centro a Latina. Per lui 40 giorni di prognosi e un delicato intervento chirurgico. L’aggressore, un 19enne residente nel capoluogo, è stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma impropria.
I fatti risalgono alla notte tra l’1 e il 2 giugno 2024 e si sono verificati nel quartiere dei pub, precisamente in una zona appartata di via Fratelli Bandiera, a due passi da via Cesare Battisti e via Don Morosini, cuore pulsante della movida pontina. Un’area frequentata da moltissimi giovani, soprattutto nei fine settimana.
Un’aggressione premeditata
Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Latina, coordinati dal pubblico ministero Giuseppe Bontempo, l’origine della violenza risalirebbe a qualche giorno prima, quando i due giovani avrebbero avuto un diverbio all’interno di un locale. Il 19enne, identificato con le iniziali M.M., di origine straniera ma residente a Latina, avrebbe accusato il minore di averlo “guardato male”.
La tensione sembrava essersi placata. Il ragazzo, su invito di una terza persona, aveva accettato di porgere delle scuse, pur di evitare ulteriori problemi. Ma l’incontro, che doveva essere chiarificatore, si è trasformato in un agguato.
Quando il 16enne ha provato a stringere la mano per mettere fine alla questione, l’aggressore — secondo quanto emerso dalle indagini — lo ha afferrato per il collo e lo ha colpito con una bottiglia di vetro in pieno volto, provocandogli ferite gravi. La scena è stata interrotta solo grazie all’intervento di alcuni presenti.
Ferite gravi e paura in città
Il giovane è crollato a terra, perdendo molto sangue. Trasportato d’urgenza in ospedale, ha riportato la frattura del setto nasale, la rottura di alcuni denti e profonde lesioni al labbro. È stato sottoposto a un intervento chirurgico e la prognosi è di 40 giorni.
L’aggressore, assistito dall’avvocato Daniele Giordano, è stato fermato e arrestato. A suo carico è stata contestata anche l’aggravante dei futili motivi. Agli inquirenti avrebbe detto frasi come: «Non sai chi sono io», confermando un atteggiamento intimidatorio e violento.
Allarme sociale
L’episodio ha generato un forte allarme sociale, non solo per la gravità dei fatti, ma anche per il contesto in cui sono avvenuti: una zona molto frequentata da giovani, in orari notturni, dove la movida rischia di trasformarsi in un terreno per episodi di violenza. Le indagini hanno permesso di ricostruire ogni fase, confermando la dinamica premeditata dell’aggressione.