IL RACCONTO

Cinque giorni in una barella al pronto soccorso, la denuncia

La donna è stata ricovera al sesto giorno di attesa nel reparto di Medicina

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Cinque giorni in pronto soccorso, in attesa di un posto letto, per una donna anziana di 83 anni. Una condizione che sembra orai essere diventata la norma che per un giovane è insostenibile ma per una persona anziana non è di certo uno scherzo. A raccontare l’esperienza vissuta dalla donna è il figlio, il giornalista Michele Marangon. La signora è arrivata in ambulanza al Goretti di Latina il 7 febbraio scorso in seguito a una fibrillazione importante, un battito cardiaco di 160. Due notti trascorse su una barella, poi un posto letto in una stanza del pronto soccorso. "Il sogno di essere accolti in un reparto specializzato resta lontano" scrive Marangon. Il letto in Medicina è arrivato solo al sesto giorno di attesa.

La replica della Asl

Poche ore dopo è arrivata anche la risposta della Asl. In merito agli accessi registrati nell’ultimo mese al pronto soccorso, si parla di un incremento del 12,6% di pazienti giunti in autonomia e 24% con mezzi del 118 rispetto allo stesso periodo del 2024. Per l’azienda sanitaria la media dei pazienti in attesa di ricovero oltre le 24 ore, risulta diminuita del 30% rispetto all’anno precedente. La stessa sottolinea che data l’elevata incidenza di patologie cardiovascolari rilevate, con una media di 2/3 di sindromi coronariche acute al giorno e le conseguenti ripercussioni sulla disponibilità di posti letto, è stata attivata dal primo febbraio scorso un’area specifica per la gestione dei pazienti cardiologici, con la presenza di cardiologo dedicato. Annuncia inoltre che sono in fase di attivazione le misure adeguate a fronteggiare le criticità, anche quelle correlate al super afflusso di pazienti in Area critica, durante il picco influenzale.

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