LETTERA ALLA REGIONE

Denuncia pozzi agricoli, Coldiretti chiede una proroga

Chiesto anche un incontro operativo per trovare una soluzione strutturale che coinvolga anche l’Autorità di Bacino nazionale.

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La scadenza è fissata per il 30 giugno, ma per Coldiretti Lazio è un termine impossibile da rispettare. Centinaia di aziende agricole, soprattutto nella provincia di Latina, rischiano il blocco delle attività per non essere riuscite a completare la denuncia dei pozzi esistenti.

Le dichiarazioni di Granieri

"Le imprese sono in grave difficoltà, soprattutto nei territori del bacino dei Colli Albani, dove esistono vincoli severi sui prelievi idrici. Serve più tempo per raccogliere i dati e predisporre la documentazione tecnica necessaria.” Spiega il Presidente di Coldiretti Lazio David Granieri che ha scritto direttamente all’assessore regionale Manuela Rinaldi, chiedendo una proroga di tre mesi, spostando cosi la scadenza al 30 settembre. E chiede anche un incontro operativo per trovare una soluzione strutturale, che coinvolga anche l’Autorità di Bacino nazionale, con l’obiettivo di gestire al meglio l’utilizzo della risorsa idrica sotterranea.

Aziende in difficoltà

In ballo non c’è solo burocrazia, ma la sopravvivenza di centinaia di aziende agricole. Attività che ogni giorno portano sulle nostre tavole i frutti del lavoro nei campi, e che oggi si trovano davanti a un muro di scadenze e vincoli normativi. "Siamo pronti a collaborare, ma servono risposte immediate. Le imprese hanno bisogno di certezze per continuare a produrre, e noi siamo qui per difenderle." Aggiunge Granieri.

In attesa di risposte da parte della Regione Lazio, la parola passa ora alla politica. Ma il tempo, per gli agricoltori, sta per scadere.

 

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