LA SEDUTA STRAORDINARIA

Aumento di capitale Acqualatina, “No” dal Consiglio Comunale

La delibera evidenzia inoltre come la documentazione ricevuta dal Comune, socio di Acqualatina, non consenta alcuna valutazione concreta in merito all’aumento di capitale, a causa della mancanza di un piano industriale di sviluppo o di ristrutturazione.

Aumento di capitale Acqualatina, “No” dal Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale di Anzio ha approvato all’unanimità una delibera che autorizza il sindaco Aurelio Lo Fazio a votare contro la proposta di aumento di capitale di 30 milioni di euro di Acqualatina, in occasione dell’assemblea dei soci prevista per il 17 e 19 settembre.

Il sindaco Lo Fazio ha motivato la decisione spiegando che “non si può approvare un aumento di capitale a scatola chiusa, senza un piano di ristrutturazione aziendale, obbligatorio per legge in caso di difficoltà”. Secondo il primo cittadino, gli errori gestionali della società non devono ricadere sui cittadini, che non possono farsi carico delle responsabilità di una gestione problematica.

La delibera evidenzia inoltre come la documentazione ricevuta dal Comune, socio di Acqualatina, non consenta alcuna valutazione concreta in merito all’aumento di capitale, a causa della mancanza di un piano industriale di sviluppo o di ristrutturazione.

Lo Fazio ha ricordato di aver già votato contro il bilancio 2024 di Acqualatina e ha sottolineato come, nonostante la società registri una “positiva performance economica”, l’esercizio precedente ha mostrato un peggioramento della situazione finanziaria. Questo sarebbe dovuto, secondo l’azienda, a ritardi nell’approvazione tariffaria, nella concessione di contributi pubblici e nella politica di investimenti, fattori che hanno creato criticità. Tuttavia, il sindaco contesta il tentativo di trasferire sulle amministrazioni comunali responsabilità di natura esclusivamente gestionale.

Il rifiuto dell’aumento di capitale si basa anche sul cosiddetto “divieto di soccorso finanziario”, previsto dall’articolo 14, comma 5, del decreto legislativo 175/2016, che vieta alle amministrazioni pubbliche di sottoscrivere aumenti di capitale o fornire garanzie a favore di società partecipate in difficoltà finanziaria, a meno che non sia previsto un piano di risanamento approvato dalle autorità competenti.

Con questa posizione netta, il Comune di Anzio intende tutelare le famiglie e i cittadini da un ulteriore aggravio economico, chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione di Acqualatina.