TERRACINA: STANZIATI 3 MILIONI DI EURO PER LE CHIESE S.GIOVANNI E S.MARIA DELLA NEVE

TERRACINA: STANZIATI 3 MILIONI DI EURO PER LE CHIESE S.GIOVANNI E S.MARIA DELLA NEVE
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Altre due meraviglie di Terracina torneranno alla Città. Il Ministero della Cultura ha stanziato infatti fondi per oltre 3 milioni di euro per il recupero della Chiesa di San Giovanni e la Chiesa Santa Maria della Neve. Si tratta delle risorse assegnate dal Ministero per l’adeguamento e la messa in sicurezza nei luoghi di culto, “luoghi identitari – come sottolineato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – che testimoniano cultura e storia dei territori, e che possono diventare un’occasione di sviluppo socio-economico”.

Per la Chiesa di San Giovanni il Ministero ha stanziato 2 milioni e 200 mila euro, mentre per Santa Maria della Neve sono 900 mila euro i fondi stanziati. Lavori importanti e necessari per restituire alla comunità due preziosi gioielli del patrimonio storico e culturale di Terracina. La Chiesa di San Giovanni è una delle più antiche di Terracina insieme alla Cattedrale. Le sue origini risalgono al IX secolo, e già nel XII - XIII secolo, quando era ancora la Chiesa di San Lorenzo, viene ricordata come una delle più importanti della Città in quanto Chiesa parrocchiale.

Nel XVII secolo, quando la Chiesa viene completamente ristrutturata e riconsacrata, assume il titolo di San Giovanni Battista ed Evangelista. Un edificio sacro in stile tardo barocco, che conserva la parte medievale con il presbiterio, la zona absidale e il campanile.

Lavori importanti anche per la chiesa Santa Maria della Neve, che si trova sul percorso pedemontano che univa la Chiesa della Delibera con quella di Santa Maria della Stella. La piccola Chiesa risale alla prima metà del ‘700, e viene menzionata nel più antico documento notarile ufficiale nel 1730 con il nome di Santa Maria delle Fosse. Una struttura che adesso riprenderà vita permettendo anche di recuperare un tracciato antico e di grande pregio dal punto di vista paesaggistico e anche storico, considerato che proprio vicino la Chiesa si trova l’Antico Acquedotto di San Lorenzo dell’Amaseno.