FALVATERRA: LA VIA DEI CIPPI NELLE TERRE DI CONFINE
Si è svolta nei giorni scorsi, con il patrocinio e l’attiva partecipazione dell’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi e del Comune di Falvaterra, la manifestazione “La Via dei Cippi nelle Terre di Confine”, organizzata dall’Associazione culturale Ecomuseo Argil, in collaborazione con l’Associazione ASD Svalvolati Into the Wild e l’Associazione culturale Fabrateria, e con il patrocinio dei Comuni di Arce, Castro dei Volsci, San Giovanni Incarico e Pastena.
Una escursione guidata agli antichi Cippi di confine tra Stato Pontificio e Regno Borbonico posizionati nel territorio del Comune di Falvaterra: un’iniziativa – altre ce ne sono state già nei mesi scorsi – volta a promuovere la conoscenza dei Cippi ma anche, più in generale, la conoscenza della storia, delle tradizioni e delle peculiarità del piccolo Comune ricadente nella Riserva Naturale Regionale Antiche Città di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di San Giovanni Incarico.
All’evento, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e la presenza di Antonio Farinelli autore del libro “Testimoni di pietra”, ha partecipato, tra gli altri, il Direttore dell’Ente Parco Lucio De Filippis, che nel suo intervento, oltre a portare il saluto del Commissario straordinario Giuseppe Incocciati, ha da un lato sottolineato l’importanza che l’Ente Parco annette alle azioni dei singoli Comuni finalizzate a favorire la realizzazione sul proprio territorio di percorsi sentieristici anche lungo la linea dei Cippi e, dall’altro, ha ribadito l’opportunità che tali azioni trovino il necessario coordinamento sotto l’egida e la supervisione dell’Ente Parco, che da tempo ha aderito a un progetto interregionale mirante a collegare i cippi in un’unica rete con un percorso che, ininterrottamente, partendo dalle coste del Mare Tirreno giunga fino a quelle del Mare Adriatico.
All’interno dell’area risultano installati ben 314 cippi, circa la metà del loro numero complessivo. Nei Comuni della provincia di Latina (Fondi, Terracina, Monte San Biagio, Lenola e Sonnino) se ne contano 134; un numero superiore, 180, è invece quello dei cippi presenti nel territorio di Comuni appartenenti alla provincia di Frosinone (Pastena, Vallecorsa, Amaseno, Falvaterra, San Giovanni Incarico, Castro dei Volsci, Arce e Ceprano).
L’obiettivo di una adeguata valorizzazione dei cippi è già da tempo al centro dell’agenda dell’Ente Parco e che è con l’Ente Parco che già si coordinano e cooperano le associazioni naturalistiche del territorio impegnate nel perseguimento del medesimo obiettivo.