Dopo oltre due anni si esce definitivamente dall’emergenza covid, con l’abolizione del green pass e dal 15 giugno anche delle mascherine nei luoghi chiusi, con qualche eccezione e con l’invito alla prudenza. Approvato l’emendamento in Commissione alla Camera, a cui ha fatto seguito l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. L’obbligo di utilizzare le mascherine, le FFp2, resta, nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per gli spettacoli aperti al pubblico, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali, strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, incluse le Rsa. Negli altri luoghi di lavoro, invece, questi dispositivi di protezione saranno solo raccomandati. Mascherina raccomandata, in caso di assembramenti anche nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico come negozi o centri commerciali. In tutti i luoghi di lavoro senza distinzione tra pubblico e privato la mascherina sarà solo “fortemente raccomandata”. Tuttavia i datori di lavoro, se ritenuto opportuno, potrebbero decidere di mantenere in essere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione. La proroga dell’utilizzo delle mascherine, chirurgiche o di maggiore efficacia protettiva, è stata invece già prevista per le scuole fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022. Domenica decade l’obbligo del Green pass quasi ovunque anche per i non vaccinati. Per mense, concorsi pubblici, oltre ai trasporti a lunga percorrenza sarà obbligatorio in versione base (ovvero includendo l’effettuazione del tampone, oltre a vaccinazione e guarigione da Covid). Dal 1 maggio, con la decadenza completa del green pass, anche i non vaccinati potranno pertanto tornare nei luoghi di lavoro e non sarà richiesto dunque neppure il tampone. Fa però eccezione il personale medico e del comparto sanità, per cui vale l’obbligo di vaccinazione fino al 31 dicembre 2022 pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Resta invece in vigore fino al 15 giugno l’obbligo di vaccinazione per gli over50, forze dell’ordine e comparto scuola: queste categorie, se non si vaccineranno, continueranno ad incorrere nella sanzione prevista di 100 euro.