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“Una storia da raccontare”, progetto culturale nel segno di Adriano Olivetti

Particolarmente significativo il coinvolgimento degli studenti del Liceo “Leonardo Da Vinci”

“Una storia da raccontare”, progetto culturale nel segno di Adriano Olivetti

Nell’Auditorium dell’ex Convento di San Domenico, a Terracina, si è svolta la prima iniziativa pubblica del Progetto culturale “Una storia da raccontare”, ideato dalle associazioni “L’Altra città” e “Progetto Fenice” ed organizzato con il Comune di Terracina. Una storia che affonda le sue radici negli anni Cinquanta, quando l’imprenditore Adriano Olivetti – noto in tutto il mondo per le sue macchine per scrivere – diede vita, in molte città italiane a partire da Ivrea, a un modello innovativo di fabbrica e di società. In quegli anni anche Terracina entrò a far parte dell’universo olivettiano. Accadde che un gruppo di giovani studenti del Liceo “Leonardo Da Vinci”, insieme ad alcuni professori incrociarono prima il pensiero di Olivetti e poi lo stesso imprenditore, riuscendo a favorire il suo impegno per la città e la realizzazione della struttura oggi conosciuta come “Biblioteca Comunale Adriano Olivetti”. Durante l’incontro, condotto da Diego Roma, è stato presentato il progetto da parte di Armando Cittarelli, poi si sono avvicendate testimonianze ed interviste, e la proiezione di una Ducufiction dal titolo emblematico “Via Adriano Olivetti, n. 1”.

Particolarmente significativo il coinvolgimento degli studenti del Liceo “Leonardo Da Vinci” in progetti di ricerca con l’obiettivo di mettere in relazione passato e presente e di trasferire ai giovani di oggi le storie di loro coetanei di settant’anni fa. Tra le novità emerse, anche l’avvio di una ricerca sul valore architettonico dell’edificio, progettato dall’architetto Luciano Giovannini. Su questo tema stanno lavorando due giovani ricercatori della Sapienza, presenti nell’incontro, i professori Chiara Rotondi e Daniele Frediani. È stata così presentata una città che, attraverso la sua Biblioteca, ha reso evidente la forza del pensiero olivettiano di Comunità. E forse proprio da qui si potrebbe ripartire perché quella storia viva e torni attuale in nuove significative azioni. All’incontro sono intervenuti il vice Sindaco Claudio De Felice e l’Assessore alla Cultura Alessandra Feudi.