Anche la Cgil interviene dopo l’ultimo attentato a Latina. A parlare è il Segretario generale Latina/Frosinone.
Le parole di Giuseppe Massafra
Come CGIL esprimiamo profonda preoccupazione per il grave episodio avvenuto nella notte in viale Kennedy, dove un ordigno è esploso davanti all’ingresso di un palazzo, danneggiando un’automobile e causando il ricovero, per accertamenti, di quattro residenti anziani. A loro va la nostra vicinanza e il nostro augurio di pronta guarigione.
Da mesi denunciamo con forza che in questa città sta crescendo un clima di inquietudine. Quello che accade non è il frutto di episodi isolati, ma il segnale evidente di un nuovo fermento all’interno dei gruppi della criminalità organizzata. È un campanello d’allarme che non può essere ignorato: quando il territorio viene lasciato scoperto dalla presenza attiva e coordinata dello Stato, il rischio è che il controllo sociale passi di mano e finisca dove non deve finire.
Ancora una volta i fatti dimostrano che il vero problema di Latina non sono gli immigrati, i senza tetto, gli indigenti, come ha provato a sostenere solo pochi giorni fa uno sparuto gruppo di provocatori, urlando slogan pericolosi come la “remigrazione”. La vera emergenza è la criminalità organizzata e la sua capacità di infiltrarsi, intimidire, condizionare la vita quotidiana delle persone, soprattutto quando si creano vuoti di presenza dello Stato. Per questo chiediamo con forza una risposta istituzionale immediata, chiara e determinata. Non basta la visita una tantum del Ministro Piantedosi, serve un coordinamento straordinario, permanente, che metta insieme forze dell’ordine, istituzioni locali e nazionali, parti sociali, associazioni, affinché si agisca con tempestività per fermare questa escalation e restituire sicurezza e
serenità ai cittadini. Latina non può essere lasciata sola, Latina ha bisogno dello Stato, Latina ha bisogno di risposte, ora.