In occasione della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime sulla Strada, le associazioni e i familiari di coloro che sono stati coinvolti in incidenti stradali e hanno perso la vita, si uniscono domenica in presidi organizzati in numerose città della regione. Nella mattinata a Roma in via Cristoforo Colombo, proprio nel luogo in cui perse la vita Francesco Valdiserri, all’incrocio con via Giustiniano Imperatore, sarà commemorato il 19enne investito e ucciso tre anni fa, non molto lontano dove, solo pochi giorni fa, è morta Beatrice Bellucci, a soli 20 anni. Vite spezzate su una strada che presenta numerose croci. A Fondi invece, domenica pomeriggio, organizzato dall’associazione “Il dono di Davide” “Una grande luce”, alle 16,30 presso l’Anfiteatro della cittadina, migliaia di candele saranno accese appena farà buio, ascoltando le parole di don Francesco Fiorillo. Davide Parisella perse la vita 12 anni fa in un incidente stradale sulla Fondi-Sperlonga.
I presidi vogliono commemorare le singole vittime e contestualmente chiedono un forte cambio di rotta politico e culturale: mettere al centro la sicurezza e la vita, non la velocità.
In Italia, ogni anno, restano uccise oltre 3000 persone sulle strade, pari a 16 aerei che precipitano senza sopravvissuti, a cui vanno aggiunti 200.000 feriti. Le stime Istat indicano, per il primo semestre dell’anno in corso, una modesta riduzione delle vittime, -6.8% rispetto all’anno precedente, troppe ancora. Si è ancora lontani dall’intento di ridurre del 50% il numero delle vittime, obiettivo desiderato per il periodo 2019-2030. Uso di droghe, corse clandestine, velocità elevata, sorpassi azzardati, distrazioni dovute soprattutto all’uso dei cellulari mentre si guida, sono le cause più frequenti degli incidenti stradali.