La cerimonia

45° anniversario dello scontro a fuoco tra terroristi e Carabinieri, la commemorazione

L’appuntato De Crescenzo dopo un lungo e delicato intervento é sopravvissuto ed ha potuto raccontare lungamente l’accaduto

45° anniversario dello scontro a fuoco tra terroristi e Carabinieri, la commemorazione

Sono state celebrate a San Donato Val di Comino e in località Canneto del Comune di Settefrati, le due fasi di una toccante cerimonia, per commemorare un violento scontro a fuoco avvenuto il 13 novembre del 1980.

Un’iniziativa del Centro Culturale “Leonardo” e dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Valcomino, con il patrocinio dei Comuni, di San Donato Val di Comino e Settefrati, della Provincia di Frosinone e del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e con la partecipazione in tutte le fasi dell’Arma dei Carabinieri.

La ricostruzione

Quel giorno di 45 anni fa, intorno alle 11,55, in Civitella Alfedena (AQ), alcune persone armate, poi risultati essere terroristi, avevano effettuato una rapina in un istituto di Credito, poi dandosi alla fuga. L’auto dei rapinatori era stata abbandonata a pochi chilometri di distanza. Erano state diramate le ricerche dei malviventi ed in particolare venne chiesto ai Carabinieri della Stazione di San Donato Val di Comino di portarsi in località Canneto dove i malviventi sarebbero potuti arrivare superando la montagna a piedi.

La pattuglia Capeggiata dal Maresciallo Nicola Pizzano e composta dall’Appuntato Antimo De Crescenzo e dal Carabiniere Scelto Emilio Polsinelli, raggiunse la località con il pulmino Fiat 850 che, poco prima del santuario della Madonna di Canneto, misero di traverso a chiusura della strada. É il toccante racconto di uno dei protagonisti, l’Appuntato De Crescenzo, mancato nel 2021, registrato dalle nipoti Giulia e Francesca, a descrivere come andarono i fatti. Fermato il mezzo di servizio, il Carabiniere Polsinelli, con la Carabina in dotazione, rimase appostato a protezione mentre il Maresciallo Pizzano e l’Appuntato De Crescenzo si avviarono, armati di MAB, verso il Santuario per perlustrare la zona. In quello stesso frangente comparve da una semi curva una Fiat 850 bianca con 4 persone a bordo.

 

 

L’auto dovette fermarsi alle indicazioni del Maresciallo Pizzano perché la strada era sbarrata. Ma quando il sottufficiale e l’Appuntato De Crescenzo si avvicinarono al veicolo per identificarli, l’autista prese dalla portiera una rivoltella e iniziò a fare fuoco all’indirizzo dei militari. I tre Carabinieri risposero al fuoco colpendo mortalmente lo sparatore e ferendo due suoi complici, che stavano per fare uso delle armi di cui avevano disponibilità, mentre un quarto terrorista si lanciò nella boscaglia facendo perdere le proprie tracce. Nell’avvicinarsi ai feriti l’Appuntato Antimo De Crescenzo si accorse di essere stato egli stesso ferito, ben tre colpi di pistola lo avevano attinto all’addome.

In quel momento preso il Pulmino Fiat 850 di servizio e rifiutando di essere accompagnato per non lasciare da solo il Maresciallo Pizzano sul posto, si avviò per raggiungere l’ospedale di Atina. Nel tragitto riuscì a dare l’allarme alla Centrale di Cassino che inviò i rinforzi e delle ambulanze per i feriti. Mentre stava, lungo il viaggio, per perdere le forze incroció l’auto di un Guardiaparco che salì sull’auto di servizio e lo accompagnó, quasi esanime in ospedale. I soccorsi arrivarono poco dopo e nelle ore successive fino al giorno seguente seguirono le ricerche del fuggitivo che venne arrestato mentre si nascondeva in un pagliaio nelle campagne di Settefrati.

L’appuntato De Crescenzo dopo un lungo e delicato intervento é sopravvissuto ed ha potuto raccontare lungamente l’accaduto. Presenti anche gli alunni dell’IC di Alvito.

In Val di Canneto, dove avvennero i fatti e dove lo scorso anno è stato posizionato un monumento, c’è stata la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di due Corone per le autorità Civili e Militari e, a seguire nella Basilica della Madonna Bruna di Canneto, dove tra l’altro è custodita l’uniforme indossata quel giorno dall’App. De Crescenzo, il Rettore, Don Antonio Molle, ha officiato una messa a suffragio.