Adesso gli alibi non reggono più. Squadra rinnovata, dall’ età media bassa e così via. La realtà mette di fronte ad un Latina con limite caratteriali, prima che tecnici. Altrimenti non si spiega la voragine tra un pareggio contro la Salernitana con tanto di rammarico e la sconfitta di Siracusa, che ha rischiato di diventare un cappotto. La collocazione in classifica della squadra, molto delicata, impone di guardare verso il basso. Tanto più alla vigilia del match interno contro il Cosenza, terza della classe, che sa di ulteriore bivio della stagione.
Le sorti del Latina prenderanno una direzione ben precisa dall’esito del Francioni. Discorso che vale a maggiore ragione per il tecnico Alessandro Bruno, sempre pronto a prendersi tutte le responsabilità. Ma anche il tempo dell’onestà intellettuale sembra terminato. Servono i risultati, per non ripercorrere la stagione passata, salvata anche grazie alle aule del tribunale. Non si chiede l’alta quota, ma nemmeno la mediocrità. In sostanza Bruno è sotto esame, ma questo lo sa bene anche il diretto interessato.