È stato rinviato al 19 novembre il processo per caporalato a carico di Antonello e Renzo Lovato, padre e figlio di Latina, accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I due avrebbero impiegato braccianti agricoli irregolari, tra cui Satnam Singh, il lavoratore indiano morto dopo un grave infortunio sul lavoro. Il rinvio è stato disposto dal giudice Roberta Brenda, con il procedimento che passerà ora alla giudice Clara Trapuzzano Molinaro.
A chiedere di costituirsi parte civile nel processo sono i Comuni di Latina e Cisterna, i sindacati Flai Cgil e Cgil Frosinone-Latina, oltre a quattro vittime, tra cui Soni Soni, moglie di Satnam, e i familiari del bracciante.
Si tratta del secondo filone d’indagine collegato alla tragedia che costò la vita a Singh, per la quale Antonello Lovato è già imputato in un processo per omicidio doloso.