L'intervento

Stellantis: nuovo stop produttivo fino al 7 novembre, l’allarme della Cisl

Coppotelli sottolinea anche la necessità di guardare a possibili piani di riconversione verso settori come difesa e aerospazio

Stellantis: nuovo stop produttivo fino al 7 novembre, l’allarme della Cisl

Un nuovo fermo produttivo colpisce lo stabilimento Stellantis di Cassino. Da oggi, 3 novembre, e fino al 7, le linee di montaggio, lastratura e verniciatura resteranno sospese, con il minimo personale necessario solo per il riavvio degli impianti. La maggior parte dei lavoratori sarà nuovamente a casa in cassa integrazione, come già avvenuto tra il 15 e il 31 dicembre scorsi. La crisi della fabbrica è ormai strutturale: nei primi nove mesi del 2025, da Cassino sono usciti poco più di 14.000 veicoli, con un calo del 28,3% rispetto al 2024, e la produzione rischia di non superare le 20.000 unità entro fine anno. I nuovi modelli di Alfa Romeo e Maserati sono stati posticipati al 2028, lasciando il territorio in una situazione di forte incertezza.

Secondo Enrico Coppotelli, segretario regionale della Cisl, «siamo abbondantemente oltre l’allarme rosso. La fabbrica è in condizioni di abbandono e l’indotto vive una pericolosa incertezza. Servono risposte immediate, investimenti concreti e una visione industriale chiara».Coppotelli sottolinea anche la necessità di guardare a possibili piani di riconversione verso settori come difesa e aerospazio, sfruttando fondi nazionali ed europei, e di creare percorsi di formazione avanzata per garantire un futuro occupazionale stabile. «Il territorio non può sopportare altri due anni in queste condizioni. Dietro ogni lavoratore ci sono famiglie e vite che dipendono da decisioni immediate», conclude.