Si è concluso con una condanna a un anno di reclusione il processo a carico di un 50enne di Terracina, accusato inizialmente di violenza sessuale nei confronti di una turista romana, una guardia zoofila, aggredita nel parcheggio di un supermercato. I fatti risalgono all’8 settembre 2019, e la sentenza è stata emessa dal Collegio Penale del Tribunale di Latina nella giornata di mercoledì 22 ottobre.
L’episodio
Secondo la ricostruzione dell’accusa, tutto sarebbe nato da una lite tra l’uomo e la coppia – la donna e il marito – intervenuti perché il 50enne si trovava all’esterno del supermercato con un cane di grossa taglia senza guinzaglio. Il confronto sarebbe degenerato: l’uomo avrebbe insultato pesantemente la donna, poi colpita con uno schiaffo che l’avrebbe fatta cadere a terra. Secondo le accuse, avrebbe anche toccato le parti intime della vittima e proferito minacce.
Durante il dibattimento, sia la donna che il marito hanno testimoniato, parlando di comportamenti violenti da parte dell’imputato. Il pubblico ministero, nella requisitoria, ha ritenuto attendibili e coerenti le dichiarazioni della parte offesa con quanto emerso nel processo, e ha chiesto per l’uomo una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione.
La decisione del tribunale
Diversa la conclusione del tribunale. Al termine dell’istruttoria, il collegio ha assolto l’imputato dalle accuse più gravi: violenza sessuale e violenza privata. È stato invece condannato a un anno per i reati di lesioni personali e minacce. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ernesto Renzi, aveva contestato l’ipotesi della violenza sessuale, sostenendo l’assenza di qualsiasi finalità di natura sessuale nella condotta dell’uomo, inserita – secondo la tesi difensiva – in un contesto di lite degenerata. La sentenza, che potrebbe ora essere impugnata, chiude almeno in primo grado una vicenda che ha destato all’epoca forte clamore a livello locale.