Una sera di dicembre, nei pressi della stazione ferroviaria di Frosinone, una ragazza viene aggredita brutalmente. L’uomo che la colpisce la scaraventa a terra, la deruba, poi si dà alla fuga nel buio. La vittima, sotto shock, fornisce i primi dettagli. Poche settimane dopo, le indagini stringono il cerchio: il responsabile è un giovane di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine.
Per quell’aggressione e altri colpi messi a segno tra dicembre 2024 e marzo 2025 in tutta la provincia, il 25enne viene sottoposto agli arresti domiciliari. Ma è solo l’inizio di un’altra lunga serie di violazioni.
L’uomo si mostra da subito insofferente alle misure imposte. Esce di casa senza autorizzazione, viola ripetutamente le prescrizioni e, in un’occasione, evade del tutto dai domiciliari. A rintracciarlo saranno, ancora una volta, i Carabinieri di Ferentino, che lo bloccano in provincia di Roma, dove aveva tentato di far perdere le proprie tracce. Il GIP del Tribunale di Frosinone decide allora per la linea dura: revoca dei domiciliari e immediata traduzione in carcere. Una volta acquisito il provvedimento, i Carabinieri localizzano il 25enne, lo prelevano e lo portano in caserma per notificargli la nuova misura cautelare. Poche ore dopo, le porte del carcere di Frosinone si chiudono definitivamente dietro di lui.