LA CRISI AZIENDALE

Rifiuti, il Comitato di Sorveglianza ABC minaccia le dimissioni in massa

Contestati a Comune e vertici aziendali il mancato confronto e il totale isolamento del CdS

Rifiuti, il Comitato di Sorveglianza ABC minaccia le dimissioni in massa

“Mancato confronto e totale isolamento”, pronte le dimissioni.  Ultimatum ai vertici di ABC (dA e Direzione) e la proprietà costituita dal Comune di Latina (sindaco, assessore e Ufficio Ambiente) da parte del componenti del Comitato di Sorveglianza (CdS) dell’Azienda per i Beni Comuni: se non rispondono all’istanza di un nuovo incontro, si dimetteranno tutti i componenti del CdS: Il Presidente Alessandro Loreti (Legambiente Latina) e gli altri membri del CdS , Antonio Formiconi (Codacons e segretarioo CdS), Laura Ardia (Federconsumatori Latina Aps), Daniele Mazzoli (Fedicons) e Luca Stocco (rappresentante dei lavoratori Abc). Questa la nota:

“I rappresentanti statutari del CdS lamentano di essere stati ignorati in modo reiterato, nonostante le significative modifiche in atto nel servizio, che spaziano dalla variazione del calendario e delle frequenze di raccolta fino allo sviluppo di un nuovo piano industriale in costante evoluzione. Un paradosso che solleva una questione fondamentale sulla ragion d’essere dell’organo stesso. A cosa serve il Comitato di Sorveglianza?
Quali compiti ha oltre a quello di attendere all’angolino tutte le scelte aziendali e non poter partecipare in alcune scelte cruciali? si legge nella nota diramata. L’organo, previsto dallo Statuto aziendale proprio per garantire un monitoraggio e una partecipazione attiva, si trova di fatto in una posizione di pura inerzia, costretto a subire decisioni cruciali che impattano direttamente sulla qualità del servizio e sulla vita dei cittadini.
L’avvertimento è chiaro e non ammette repliche: in caso di ulteriore e persistente silenzio e mancato riscontro, i componenti del Comitato di Sorveglianza sono pronti a presentare le dimissioni in massa. Un’eventualità che non solo minerebbe la trasparenza dell’azienda ma getterebbe un’ombra sulla gestione politica e operativa di un servizio essenziale per la città.
La palla passa ora al Comune e ai vertici di ABC: la crisi istituzionale innescata dalle mancate comunicazioni impone una risposta rapida e decisa per chiarire il ruolo e l’effettiva utilità degli organismi di controllo statutari e per affrontare le problematiche relative alla gestione dei rifiuti nel capoluogo”.