Un bilancio drammatico di insicurezza, soprattutto nei cantieri edili, è quello che emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering. Da gennaio a fine agosto del 2025 le vittime sono 681, con più di metà del paese in zona rossa e arancione. Il Lazio in questa classifica risulta in zona bianca, al 19esimo posto nella graduatoria stilata in base all’indice di incidenza, cioè il numero di infortuni mortali per ogni milione di occupanti presenti nella stessa area.
Nel Lazio, dove si contano quasi 2 milioni e mezzo di occupati annuali, dall’inizio del 2025 e fino al 31 agosto si sono registrati 32 casi, con il 13,3% di indice di incidenza di morti sul lavoro. Maglia nera nel Lazio per i casi di morte sul lavoro è la provincia di lavoro, al 33esimo posto e in fascia rossa con un indice di incidenza sugli occupati del 28,5%. 5 i casi totali registrati su 175.161 occupati. A seguire la provincia di Latina, al 45esimo posto in fascia arancione con un indice di incidenza del 23,8%. 5 i casi totali su 210.513 occupati. Segue di poco Viterbo, 46esima, con un’incidenza del 23,4% sempre in fascia arancione e 3 casi registrati.
La provincia di Roma invece è in fascia bianca, 90esima nella graduatoria con un indice di incidenza del 10.3% e 19 casi registrati su 1.841.929 occupati. Fanalino di coda della classifica Rieti, in posizione 100, con nessun caso di infortunio mortale registrato dall’inizio dell’anno ad agosto. Il settore più colpito, secondo lo studio, è quello delle costruzioni, seguito dalle attività manifatturiere, trasporti e magazzinaggio e commercio.