Cronaca

Omicidio Vittorio Iacovacci, la famiglia chiede giustizia e verità

Su questa vicenda ci sono stati interessamenti di diversi gruppi parlamentari

Omicidio Vittorio Iacovacci, la famiglia chiede giustizia e verità

Alla ricerca della verità. I famigliari di Vittorio Iacovacci non mollano la presa e a distanza di oltre quattro anni proseguono la lotta per ottenere giustizia dopo l’attentato del 22 febbraio 2021 in Congo nel quale persero la vita il Carabiniere scelto di Sonnino e l’ambasciatore di cui era scorta, Luca Attanasio oltre a Mustapha Milambo, l’autista del convoglio della missione Pam, il piano umanitario dell’Onu. Anche la famiglia dell’Ambasciatore si è unita a questa iniziativa. Tra le ultime iniziative anche una mozione proposta da Enrico Tiero, Presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive, approvata dal Consiglio Regionale del Lazio. La procura di Roma ha avviato un procedimento penale per omicidio colposo e omesse cautele nei confronti dei due funzionari del WFP, il World Food Programme per le inadempienze dell’organizzazione del convoglio. Non avrebbero dichiarato la presenza nel convoglio di un diplomatico e, a causa di tale omissione, non sarebbe stato attivato il protocollo di sicurezza con mezzi blindati e scorta armata dei Caschi Blu. Su questa vicenda ci sono stati interessamenti di diversi gruppi parlamentari oltre alla Regione Lombardia che si è mossa anch’essa attraverso una mozione. Intanto il fratello di Vittorio Iacovacci, Dario, non esclude altre iniziative.